Teastorycat
Associazione culturale di teatro storytelling e drammaterapia
lunedì 16 ottobre 2017
sabato 14 ottobre 2017
Therapeutic Storytelling
C’era una volta un’attrice, che un giorno s’imbatté in un
libro che le cambiò la vita: "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estès. E subito
pensò: ‘’Voglio essere come lei, voglio fare quello che fa lei. Cercare nelle storie la medicina per l’anima,
ritrovare nelle antiche storie i passi per camminare la storia più importante: la mia’’.
C’era una volta un’attrice che un giorno incontrò una strana
donna inglese, che era Storyteller e drammaterapeuta (e molte altre cose): Fay Prendergast. E con
lei cominciò a lavorare le storie. Cominciò a raccontarle agli altri, a
raccontarle in tutte le occasioni: dal palcoscenico ai boschi d’estate, dalla scuola alla strada,dal supermercato alla chiesa.
E si accorse di qualcosa che sapeva già: raccontare non è
semplicemente portare alla conoscenza, ma portare alla luce. Raccontare non è solo disegnare
paesaggi immaginari, ma prendere per mano e accompagnare in viaggi veri. Che non solo i bambini hanno
fame di storie: anche i grandi e i
grandissimi (anche se a volte non sanno di averla).
Perché lavorare sulle storie? Perché le antiche storie
chiamano: hanno ancora molto da dirci e da darci. Perché nuove storie bussano alla
porta per essere conosciute, e spesso hanno la stessa forma delle antiche. Perché tutte le storie
condividono lo stesso scheletro elementare, rivestite da carne, pelle e vestiti differenti.
Sotto ogni storia si nascondono informazioni essenziali per comprendere e vivere bene La
Storia, la nostra. La vita.
Silvia Iannazzo
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